Quando Lukas Ruckstuhl, proprietario e amministratore delegato dell’azienda svizzera Prontoplast Spritzguss AG, mostra una scatola con pezzi campione, aguzzare la vista è un imperativo. La loro specializzazione, infatti, è lo stampaggio a iniezione di pezzi di precisione di piccole dimensioni in polimeri termoplastici.
I pezzi campione sono veramente molto piccoli: Ruckstuhl descrive quelli che pesano più di un grammo come "pezzi di una certa dimensione"; spesso, infatti, pesano meno di 0,1 grammi e la specialità di Prontoplast sono proprio i pezzi con un peso inferiore a 0,01 g. Le tolleranze qui sono nell’ordine di ± 0,01 mm. Il sito web dell'azienda afferma con sicurezza: "Accettiamo la vostra sfida, anche la più microscopica". E anche se non esiste una vera e propria definizione di "micro parti", sicuramente Prontoplast le produce.
Ruckstuhl sa che la sua azienda è in grado di affrontare qualsiasi richiesta: "Affidateci un compito impossibile", dice con entusiasmo. "Più le parti da produrre sono complesse, più ci piace riuscire a farlo".
Un controllo potente per la massima precisione
Lukas Ruckstuhl e Roman Kaufmann, responsabile della gestione della qualità, sono nel settore da abbastanza tempo per sapere che è sempre possibile implementare in modo efficace alcune migliorie tecniche. È qui che le presse ROBOSHOT fanno la differenza grazie a diversi vantaggi offerti dalle numerose funzioni ed opzioni. Un esempio: utilizzando l'opzione "chiusura ritardata", è possibile lavorare in modo tale che lo stampo si chiuda solo quando è quasi completamente sfiatato. Anche i pezzi con nasi, perni o forme molto piccole possono essere iniettati con estrema ripetibilità. "Questa è un’opzione particolarmente utile, che ci ha dato vantaggi importanti", concordano entrambi. "In questo modo possiamo ottenere l'ultimo due, tre per cento dalla macchina".
Obiettivo di Prontoplast è passare ad un parco macchine completamente elettrico. "Ora le due ROBOSHOT hanno l’occasione di dimostrare veramente quello che sono in grado di fare. Con questo innesto, noi possiamo offrire ai nostri clienti nuove possibilità e raccogliere le loro sfide anche più complesse". Non c’è una vera e propria pressione temporale – anche se, alla fine, tutti gli investimenti devono ripagarsi. "Al momento siamo ancora in fase esplorativa e stiamo provando diverse opzioni".
Prima della pandemia, il titolare di Prontoplast era certo dei suoi investimenti anticiclici: "Siamo preparati per affrontare la prossima oscillazione e sono certo che abbiamo fatto un buon investimento". Non teme la concorrenza dell'Estremo Oriente. Non sarebbe certo vantaggioso produrre una pressa a basso costo in Malesia se manca poi tutto il know-how tecnologico, vero patrimonio di un’azienda. "Con i pezzi super specialistici che produciamo, sentiamo di poter stare tranquilli. Siamo ben posizionati rispetto alla concorrenza che ha un approccio improntato ai prezzi al ribasso, il nostro obiettivo è una produzione di qualità".